Referendum Cannabis Legale a rischio.

Davide Bacarella, coordinatore di +E Firenze: “Aderisco allo sciopero della fame”.

La quota minima di sottoscrizioni necessarie per il deposito del quesito in Cassazione del Referendum “Cannabis legale” è stata raccolta in una settimana.

Da tempo è stata quindi raggiunta la soglia delle 500.000 firme, ma 1.400 Comuni non hanno ancora risposto alla richiesta della certificazione elettorale necessaria per il deposito delle 600.000 firme per il referendum cannabis in Corte di Cassazione.

Venerdì mattina, a fronte di 545.394 certificati digitali richiesti con 37.300 email certificate inviate ai comuni (ogni PEC contiene dai 2 ai 20 nominativi) sono rientrate 28.600 email per un totale di circa 125.000 certificati.

Anche il Comune di Firenze risulta tra i comuni inadempienti che non hanno ancora inviato i certificati elettorali richiesti, e la scadenza, per il referendum sulla Cannabis, è fissata al 30 settembre.

Senza questa documentazione, che pure è stata richiesta nei tempi previsti dalla legge, il deposito delle firme delle oltre 590.000 sottoscrizioni il referendum cannabis è a rischio.

Dalla mezzanotte di domenica 26 settembre Marco Perduca e Marco Cappato dell’Associazione Luca Coscioni, Franco Corleone di Società della Ragione, Riccardo Magi di +Europa, Leonardo Fiorentini di Forum Droghe, Giulia Crivellini di Radicali Italiani e Antonella Soldo di Meglio Legale sono in sciopero della fame per accompagnare tutte le azioni giudiziarie in atto per scongiurare il boicottaggio burocratico del referendum cannabis.

A Firenze ha aderito Davide Bacarella, coordinatore di Più Europa Firenze.

“Chiediamo al Comune di Firenze – spiega Bacarella – di adoperarsi affinché produca entro le prossime ore la documentazione richiesta, avendo già superato la scadenza prevista dalla legge. Ogni ritardo può mettere a rischio la presentazione del referendum con la conseguente violazione dei diritti costituzionali dei cittadini”.