Joshua Wong, Agnes Chow e Ivan Lam sono tre attivisti pro-democrazia che dal 2014 si battono per ottenere riforme politiche e per proteggere l’autonomia e le libertà garantite a Hong Kong dalla Dichiarazione congiunta sino-britannica del 1984.
Il 2 dicembre 2020 sono stati condannati rispettivamente a 13, 10 e 7 mesi di reclusione per aver guidato una protesta intorno alla sede della polizia di Hong Kong nel 2019, la più grande rivolta contro la dittatura del Partito Comunista sul suolo cinese dalla protesta di Piazza Tien An Men nel 1989.
Il solo Joshua Wong, a 24 anni, è già finito in carcere quattro volte per il suo impegno a favore della democrazia e della libertà e anche per questo è divenuto il volto più noto, nonché il simbolo, di tutti gli attivisti hongkonghesi. Ricordando gli oltre 2.000 cittadini sotto processo, ha dichiarato: “Questa condanna non è la fine della battaglia, ora ci uniamo ai tanti combattenti coraggiosi che sono già in carcere, invisibili ma essenziali alla resistenza per la democrazia e la libertà di Hong Kong.”
Riteniamo che, visto l’evolversi della situazione, questo sia il momento opportuno per sostenere chi si batte per l’autonomia di Hong Kong e per dare un segnale di solidarietà a chi ha intrapreso una difficilissima sfida per la libertà e i diritti umani.
Come previsto dall’art.2 del “Regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria”, quindi, avanziamo al Sindaco di Firenze, Dario Nardella, la richiesta di conferire la cittadinanza onoraria a Joshua Wong, Agnes Chow e Invai Lam per essersi particolarmente distinti nella difesa dei diritti umani a vantaggio del loro paese, della democrazia e dell’umanità intera.
Il conferimento della cittadinanza onoraria sarebbe una presa di posizione significativa, un gesto in linea con la storia di Firenze e con i principi fondamentali a cui, da democratici, non possiamo rinunciare.
